Mi chiamo Paolo Zarone e sono uno psicologo clinico
Laureato all’Università Cattolica di Milano.
Ho una specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale conseguita presso l’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale di Roma. Ho una seconda specializzazione in psicodramma analitico e sono membro titolare della SIPsA (Società Italiana di Psicodramma Analitico). Sono membro associato della IEFCOSTRE (Istituto Europeo di Formazione, consulenza sistemica e terapia relazionale) con cui collaboro nell’area didattica, clinica e di supervisione. Sono membro e segretario di Epokè, centro didattico SIPsa di Cagliari.
Lavoro a Cagliari come libero professionista presso lo studio di via Carboni Boi n.14.
01.
Consulenza psicologica
Può essere rivolta all’individuo, alla coppia o alla famiglia ed è il primo passo di ogni percorso terapeutico. A volte ci sono difficoltà o problematiche che si risolvono in tempi brevi con la semplice messa a fuoco e presa di coscienza della loro natura, dando cioè un nome al malessere esistente. Si tratta di percorsi relativamente brevi (1-3 incontri) che possono essere utili ed efficaci in casi di difficoltà relazionali varie, difficoltà scolastiche di tipo motivazionale, difficoltà lavorative, autostima deficitaria, etc...
02.
Psicoterapia
È la normale prosecuzione di una consulenza quando ci si rende conto che il lavoro precedentemente svolto, in fase di consulenza, richiede ulteriori approfondimenti e il raggiungimento di obiettivi ulteriori. Oppure quando si evidenziano sintomi vari come ad esempio ansia, attacchi di panico, pensieri ossessivi, depressione, disturbi di personalità, tutti aspetti legati a un disagio esistenziale. Come per la fase di consulenza anche la psicoterapia prevede setting diversi come quello individuale, di coppia, famigliare e di gruppo.
03.
Follow up
Al termine di un percorso di psicoterapia, individuale, di coppia o famigliare, è sempre utile pensare ad un tempo ulteriore della cura per monitore gli effetti a breve o lungo termine e verificare quali cambiamenti si sono verificati, o devono ancora verificarsi, nella vita dei soggetti. Non esiste una regola precisa ma si può pensare a tre o quattro colloqui a tre, sei mesi, un anno dopo la fine del percorso.
Consigli per la lettura
Carl Whitaker
"Danzando con la famiglia"
1989
Daniel Stern
"Il mondo interpersonale del bambino"
1987
Sigmund Freud
"Psicopatologia della vita quotidiana"
1901
John Bowlby
"Una base sicura"
1989
Luigi Onnis
"Teatri di famiglia"
2017
Alfredo Camera
"Madame la T."
2019
Massimo Recalcati
"Elogio dell'inconscio"
2007
Irvin D. Yalom
"Il dono della terapia"
2016
Paola Cecchetti
"Analisi incompiute"
2018